In questi ultimi anni, le politiche giovanili della Regione Puglia, hanno concentrato gli interventi sulla premialità al talento e alla genialità imprenditoriale sin dall’età scolare. Premi in denaro ai neodiplomati con il massimo dei voti contributi a fondo perduto all’imprenditorialità a partire dai 18 anni sono esempi di piena fiducia concreti nel potenziale giovanile pugliese che si accompagna a borse di studio e progetti di bonus casa per chi resta in regione.
Dobbiamo fare di più futuro con un piano straordinario per il sostegno di ragazze e ragazzi pugliesi nello studio, nella cultura e nei diritti di cittadinanza.
La Regione Puglia, da qualche anno, ha deciso di sostenere il diritto allo studio sin dai banchi di scuola con i premi in denaro del Premio Giovani Eccellenze di Puglia #studioinPugliaperché riservati ai ragazzi che si diplomano con il massimo dei voti e scelgono università e alta formazione professionale in Regione. Oltre ai premi alle eccellenze, il diritto allo studio è garantito a tutti attraverso la copertura del 100% delle Borse di studio universitarie per gli studenti idonei, iscritti a tutti gli Atenei, le Accademie di Belle Arti e i Conservatori di Puglia. La Borsa di studio comprende servizi di ristorazione, servizio di alloggio e contributi per la mobilità internazionale. In particolare sono stati stanziati nel 2016: 32 milioni e 405.146 euro; nel 2017: 44 milioni e 849.997 euro; nel 2018: 49 milioni e 57.782 euro. In quattro anni sono state erogate 58.480 borse di studio favorendo la prosecuzione degli studi in sede e il contrasto a precariato e disoccupazione.
Credere nei giovani significa anche sostenerli nelle loro scelte si indipendenza dalla famiglia di origine e contribuire alla realizzazione delle loro idee innovative d’impresa. La Regione, nell’abito delle azioni di welfare abitativo di contrasto a fughe di talenti e spopolamento, ha previsto un sistema di bonus casa per i giovani e l’attivazione di dottorati comunali su sviluppo e innovazione sociale. Nell’ambito dell’autoimprenditorialità, invece, sono ormai misure fisse: i contributi a fondo perduto di “Pin -Pugliesi innovatori” per l’iniziativa imprenditoriale tra i 18 e i 35 anni che, associati a corsi di formazione specifica, hanno già fatto nascere 300 nuove aziende locali; “Luoghi comuni” che prevede la concessione di spazi inutilizzati a disposizione dei giovani e della comunità. Sono 150 i progetti giovanili di innovazione sociale già attivati e 51 gli spazi in catalogo per la riattivazione.
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